Il mio
itinerario proseguo verso Stia. Sulla destra mi da il benvenuto il torrente
Staggia, oltrepasso il ponte
e inizio la visita lungo la caratteristica via centrale fiancheggiata da portici.
Mi colpisce una foto raffigurante un fabbro e un’ incudine, è
il manifesto che promuove la Biennale Europea d’Arte
Febbrile; vengo così a sapere che il paese è famoso per
la lavorazione artigianale del ferro battuto.
Un giovane poi mi dice che nella piazza è stato girato il film “Il
ciclone” di Leonardo Pieraccioni.
Le vetrine delle botteghe sono colorate di verde e arancione, i colori brillanti
dal “panno del casentino”, un
tessuto di lana che gli artigiani del luogo producono da più di cinque
secoli e i Medici ne furono i primi grandi estimatori.
Uno sguardo alla pieve di S. Maria Assunta,
ai suoi capitelli e alle opere d’ arte che la arricchiscono.
l borgo di Castel San Niccolò
mostra ancora oggi i tratti tipici delle sue costruzioni originarie d'epoca
medievale, tra le quali spicca il castello costruito nel XIII dai Conti Guidi
e che successivamente divenne sede dei Podestà inviati dalla Repubblica
di Firenze.
Esso è costituito da un'imponente
mastio, munito di una torre d'avvistamento e decorato con due finestre di
bifore e un bel portale in stile gotico.
Proseguono ancora fino a raggiungere il castello
di Porciano, luogo di memorie dantesche, ultimo baluardo dei conti
Guidi che guarda lontano, quasi a cercare lo sguardo del suo gemello,
il castello di Romena |