Santuario de La Verna

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Decido di fermarmi a Bibbiena e di proseguire la mattina dopo alla volta del santuario passato per Chiusi della Verna. All’arrivo i faggi bianchi e maestosi mi danno il benvenuto. Dall’ alto dei 1100 metri il paesaggio appare senza orizzonte, in ogni albero, in ogni fiore, in ogni pietra si coglie lo spirito francescano.
L’ emozione è forte d’ innanzi alle opere di Andrea della Robbia, nell’ Annunciazione il volto della Vergine esprime quella dolcezza e quel mistero profondo che l’ artista ha lasciato nella sua opera. Più mi fermo a guardare questo luogo e più vorrei rimanere per capire …

Il monte della Verna entra nella storia dei grandi luoghi santi del mondo grazie a un incontro carico di umanità, di cortesia e di comunione spirituale. Nella primavera del 1213 Francesco d’Assisi insieme a frate Leone stava attraversando la regione del Montefeltro quando sentì di una festa presso il castello di S. Leo: si trattava dell’investitura di qualche cavaliere? Era l’occasione di incontrare gente, di parlare loro del Vangelo, dell’Amore. Salì al castello mentre, forse, sulla piazza si svolgeva una gara di menestrelli..

"Altro monte non ha più santo il mondo".

Per tutti i francescani e simpatizzanti di San Francesco La Verna è un irrinunciabile meta di pellegrinaggio.

Per costoro i frati della Verna da secoli danno, 

oltre all'assistenza spirituale, anche la possibilità di ristorarsi  e fermarsi per qualche giorno nella foresteria.

"Nel crudo sasso intra Tevere e Arno da Cristo prese l'ultimo sigillo, che le sue membra du'anni portarono..."

In questi pochi versi Dante ha delineate le coordinate storico-geografiche della Verna:
Infatti qui siamo tra la valle del Tevere e dell'Arno,due anni prima della sua morte(1226),Francesco,
su questo monte di rocce gigantesche, fu segnato dalle Stimmate di Cristo (1224)

 
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